Dopo la parentesi delle vacanze di Natale, l’anno nuovo comincia con il tran tran di sempre. Lavoro, casa, figli che crescono, incombenze da sbrigare, conti da far quadrare, tutto rientra nei ranghi. Anche a Ischia è così, con la differenza che, trattandosi di un’isola che vive di turismo, gli sforzi di tutti, imprenditori e lavoratori del comparto, sono già proiettati sull’inizio della prossima stagione turistica che coincide con l’avvento della Pasqua.
Naturalmente, diversi alberghi di Ischia restano aperti anche durante il periodo invernale, consapevoli dell’esistenza di una domanda legata al bisogno di cure termali che non conosce stagioni, mentre altre strutture ricettive chiudono per farsi trovare pronte all’appuntamento pasquale, che generalmente fornisce buoni indizi su quello che poi sarà il trend dell’anno in corso.
Le offerte di Pasqua degli hotel di Ischia sono assolutamente competitive, con il particolare, unico, di poter fare la conoscenza, oltre che delle tante bellezze naturali e paesaggistiche del territorio, anche del forte e diffuso sentimento di fede popolare che, nella settimana a cavallo tra la Domenica delle Palme e la Santa Pasqua, si respira intensamente nei borghi e nelle contrade dei sei comuni della più grande delle isole flegree. Assolutamente da non perdere le due processioni dell’Actus Tragicus e della Corsa dell’Angelo che si tengono il Venerdì Santo e la Domenica di Resurrezione, entrambe nel comune di Forio.
L’Actus Tragicus è la "messa in scena" molto suggestiva della passione e della morte di Gesù. Si svolge interamente per le vie del paese, fino al famosissimo Piazzale del Soccorso, intitolato al grande Papa Wojtyla. Un vero e proprio dramma itinerante che comincia all’imbrunire e che vede la partecipazione di moltissimi figuranti, tutti rigorosamente in costumi d’epoca, impegnati nella sacra rappresentazione della Passione di Cristo, dall’ultima cena, al momento topico della crocifissione del Messia.
La Corsa dell’Angelo, invece, rievoca l’episodio evangelico dell’annuncio della Resurrezione di Cristo, mettendo in scena il momento dell’incontro della Madonna con il Figlio Risorto. Quattro statue lignee raffiguranti Gesù risorto, la Madonna, San Giovanni e l’Angelo vengono portate a spalla per le strade del corso principale, seguendo un rituale articolato e cadenzato da inni religiosi in latino volgare. Il momento più importante è sicuramente "lo svelamento" del simulacro della Madonna, simbolo dell'avvenuta risurrezione di Cristo, salutato dall’applauso della folla e dal suono delle campane della Basilica Pontificia di Santa Maria di Loreto.
Queste due processioni sono molto sentite dalla cittadinanza ma da anni sono anche un richiamo per numerosi turisti che, a ragione, rimangono colpiti dallo straordinario pathos popolare, nonché dalla bellezza degli scenari in cui si svolgono. La celebrazione di un vero e proprio nuovo inizio, cui, oltre al significato religioso, si è aggiunta anche una valenza rituale che ha a che fare con lo “start” della stagione turistica, dei mesi in cui Ischia lavora per l’accoglienza e l’ospitalità dei tanti turisti che continuano a sceglierla come destinazione per le proprie vacanze.
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