Una chiesa piccola, senza decorazioni e opere d'arte di rilievo, eppure bellissima. Stiamo parlando di San Gaetano, celebre per la cupola che, insieme al Torrione disegna lo sky line di Forio. Del resto, la semplicità è la "cifra" di tutte le chiese del paese: dal Soccorso, all'Arciconfraternita di Visitapoveri fino alla chiesa di San Carlo Borromeo, in località Cierco. E proprio con queste ultime due, la chiesa di San Gaetano ha diverse cose in comune: la facciata (in parte) con la chiesa di Visitapoveri; la gradinata in pietra a doppia rampa con quella di San Carlo. Degna di nota anche la meridiana presente sul fianco della cupola rivolto al corso del paese. Un orologio solare che consente agli abitanti di Forio di sapere che ora è semplicemente alzando lo sguardo.
La Chiesa di San Gaetano venne costruita nel 1655 ad uso dei marinai e dei pescatori di Forio. A ulteriore conferma che pur essendo una minoranza, i pescatori hanno contribuito molto, forse addirittura più dei contadini, a definire l'identità storica dell'isola d'Ischia. Esempi, a riguardo, se ne possono fare diversi: innanzitutto, le due chiese di Santa Maria di Loreto, sempre a Forio, e la Collegiata dello Spirito Santo, a Ischia Ponte. Interamente costruiti con i lasciti dei pescatori, questi edifici danno l'esatta misura di quanto profondo fosse il loro sentimento religioso, indubbiamente sospinto dalle difficoltà di una vita vissuta in un ambiente ostico come il mare. Senza dimenticare gli ex voto che ornano numerose chiese in giro per l'isola: famosi quelli di Santa Restituta a Lacco Ameno e, ancora una volta, quelli del Soccorso a Forio. Scene di naufragio e barche a vela presenti pure nella chiesa di San Gaetano.
Ma c'è un giorno che, più degli altri, spiega il legame tra i pescatori di Forio e la chiesa di San Gaetano. È il 23 dicembre, antivigilia di Natale, quando le campane della chiesa annunciano di primo mattino l’inizio della festa del pesce - in dialetto "assise ’e pisce" - rito secolare che si svolge nella vicina Piazza Medaglie D’Oro. Per anni, tuttavia, le celebrazioni si sono tenute nella Basilica di Loreto in attesa che terminassero i lavori di ristrutturazione che hanno interessato San Gaetano. L'attesa è finalmente conclusa, e dunque quest'importante bene della diocesi di Ischia è tornato nella piena disponibilità dei fedeli, isolani e non.
Un'occasione in più per approfondire il "genius loci" di Ischia, cui ha molto contribuito Alfonso Di Spigna, pittore locale del '700 che ha firmato molte tele in giro per l'isola, comprese alcune della piccola chiesa di San Gaetano.
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