La trama di "Campane a martello", film del 1949 che ha avuto tra gli interpreti Eduardo De Filippo e Gina Lollobrigida, è stata ispirata da un articolo di cronaca che si rivelò essere infondato solo quando il soggettista della pellicola venne denunciato dal giornalista, che voleva i diritti d'autore affermando di aver inventato la notizia. Nell'opera cinematografica in bianco e nero girata a Ischia, che nella scenografia raffigura l'isola stessa dopo la guerra, hanno recitato anche gli attori Yvonne Sanson, Carlo Romano, Carlo Giustini, Clelia Matania, Agostino Salvietti, Ernesto Almirante, Gino Saltamerenda, Salvatore Arcidiacono, Ada Colangeli, Carlo Pisacane, Vittoria Febbi.
La Lollobrigida interpreta il ruolo di Agostina Bortolozzi, un'ischitana che durante il periodo della seconda guerra mondiale, invia al parroco di Ischia, perché glieli conservi, tutti i suoi risparmi, che guadagna a Roma facendo il mestiere più antico del mondo. Nel dopoguerra, insieme alla collega Australia, ritorna sull'isola ma, essendo deceduto il sacerdote, ne trova uno nuovo, Don Andrea (De Filippo), che sta elargendo i soldi a un orfanotrofio. Agostina vuole che le venga restituito il denaro. La comunità si divide tra coloro che parteggiano per la restituzione dei soldi, tra cui affaristi che desiderano intavolare trattative con la donna, e coloro che preferiscono che si continui ad aiutare le bambine senza famiglia. Il parroco viene a conoscenza dell'origine del denaro, e viene colto da malore. Ripresosi, continua a non sapere come comportarsi. Non gli resta che suonare le campane a martello per chiamare a raccolta la popolazione e fare una scelta partecipata. Interviene quindi il sindaco che decide di stanziare la somma da restituire alla donna, ma Agostina rinuncia alle spettanze. Don Andrea, ormai provato, muore di crepacuore.
Tra le location, alcune spiagge dell'isola, Ischia Porto, dove allo sbarco delle due donne vengono sciacquate le botti con l'acqua di mare come da tradizione, il lungomare e il Piazzale Aragonese, nel borgo di Celsa, dove Agostina si imbarca, mentre la parrocchia di paese è la Chiesa del Soccorso a Forio. Anche il municipio dove si reca il popolo per chiedere aiuto al sindaco è quello del comune di Forio, come la caserma dei Carabinieri, le strade Via Cristoforo Colombo e Via Monsignor Filippo Schioppa. Pure nel comune di Ischia, invece, la casa dove Agostina viene festeggiata (Villa Francamaria in Via Baldassarre Cossa), e Via Gian Battista Vico.
Il regista è Luigi Zampa e l'aiuto regista è Mauro Bolognini. La sceneggiatura è di Piero Tellini, la fotografia di Carlo Montuori, il montaggio di Eraldo Da Roma, la musica, di Nino Rota, è diretta da Franco Ferrara, la scenografia e i costumi sono di Piero Gherardi. Il lungometraggio di 109 minuti, del genere drammatico, a sfondo sociale, è stato prodotto e distribuito dalla Lux Film, storica casa cinematografica italiana.
Realizzato anche in versione inglese, le scene di "O.K. Agostina" venivano girate subito dopo quelle in italiano da altri attori, come Patricia Medina e Manning Whiley, con la sceneggiatura di Michael Medwin. L'unica a recitare in entrambe le versioni fu Clelia Matania, bilingue. Questo è stato probabilmente l'unico esperimento nella storia del cinema che ha permesso di registrare due versioni simultanee, ma con un enorme dispendio di tempo.
Eduardo De Filippo ha sempre amato Ischia: trascorreva spesso le vacanze a casa dell'amico Vincenzo Colucci, il pittore ischitano del XX secolo che ha saputo innovare la tradizione paesaggistica della scuola napoletana. La celebre commedia Natale in casa Cupiello fu ispirata proprio dalla famiglia Colucci, con la quale Eduardo passò le feste natalizie.
Gina Lollobrigida è stata più volte ospite sull'isola d'Ischia, come nel 1957, quando venne immortalata insieme al regista Renato Castellani con il copione di Venere Imperiale (Rizzoli Film), e con il marito Milko Skofic al mare.
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