La storia della chiesa di San Giovanni Battista a Buonopane è "intrecciata" - è proprio il caso di dire - con il tradizionale ballo della 'ndrezzata. Tra i tanti documenti rinvenuti nella sacrestia della Chiesa (i primi risalgono al 1535) ci sarebbe un manoscritto in cui si racconta della venuta del Vescovo per placare una sanguinosa lite tra gli abitanti di "Moropano" e quelli di "Varano" a causa di una ragazza contesa tra due giovani delle rispettive contrade. La pace fu siglata sul sagrato della Chiesa, dove da quel momento in poi ogni Lunedì Albis (Pasquetta) e, soprattutto, ogni 24 giugno, giorno di ricorrenza del Santo, 18 danzatori si esibiscono in questo antichissimo ballo di origine greca.
Come che sia, è fuori dubbio che l’ambiente tutt’attorno la Parrocchia "sa" di Grecia, di antiche storie di contadini e allevatori di cui racconta pure Giuseppe D’Ascia nel suo "Storia dell’Isola d’Ischia" (1864):
"Avanti la chiesa vi è un atrio spazioso, e molto arieggiato, ove i naturali si radunano nei dì festivi, e mentre i maturi padri si trattengono a discorrere delle fasi della luna, e fanno i loro prognostici sulle future raccolte, e sui correnti prezzi de’ vini e delle mele; i giovani discorrono di caccia, le forosette di amori, e le attempate madri del prezzo della canape, del lino, e delle tele, e dell’occupazione dei loro telai, della poca puntualità delle loro committenti, mezzane, o compratrici".
Va anche detto che secondo altre fonti la chiesa sarebbe stata edificata nel '400 per volere della potente famiglia Cossa - la stessa di Baldassarre Cossa, l’antipapa Giovanni XXIII protagonista di una delle stagioni più controverse della storia della Chiesa - come pure bisogna aggiungere che la forma attuale non è la stessa che compariva agli occhi del D’Ascia al momento della sua descrizione.
Infatti, la Parrocchia di San Giovanni Battista è stata ristrutturata quasi per intero dopo il terribile terremoto di Casamicciola del 1883 e anche la maggior parte delle decorazioni sono successive, o poco precedenti, quel terribile evento. Da vedere all’interno l'organo, la scultura dell’Addolorata, la statua della Madonna della Porta nella navata di destra e il quadro di San Giovanni Battista che affresca il presbiterio.
Più di ogni altra cosa però vale la pena assistere alla 'ndrezzata del 24 giugno, all’imbrunire, proprio su quell’"atrio spazioso" di cui racconta D’Ascia.
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